Andiamo avanti.
Cosa c’è da dire.
Non rinunciare ai piaceri della tavola.
Riduci le calorie.
Poliziotti soldati giudici politici avvocati.
Siamo nervosi – siamo stressati.
Lavoriamo troppo – non c’è lavoro.
Bisogna mangiare la frutta di stagione.
Bere molta acqua.
Tutti lo sanno – qualcuno ha visto.
Nessuno parla – nessuno mi crede.
Io non mi credo.
Lei mi crede?
È importante credere?
Nessuna verità – nessuna sensibilità.
Non so se ho fame.
Non so se ho sete.
Non so se ho sonno.
Non so cosa fare.
Ascolto il corpo – il corpo mi ascolta.
Imparo a fingere – mi salvo la vita.
Imparo a tacere – mi salvo la vita.
Imparo a negare – mi salvo la vita.
Imparo a non vedere – mi salvo la vita.
Imparo a non volere – mi salvo la vita.
Imparo a dimenticare – mi salvo la vita.
Imparo a morire – mi salvo la vita.
Cosa c’è da dire.
Non si deve tornare indietro.
Non si può tornare indietro.
Devi raccontare la tua storia.
Non ho storia.
Se non dici niente non hai dentro niente.
Se dici una parola nessuno ti crede.
Non parli abbastanza.
Non parli mai.
Non parli di te.
Non parli di niente.
Non sei chiara.
Non ti capisco.
Mi dai solo la tua merda.
Perché mai dico tutto questo?
Di me
non ho
che
testimonianze
in
elenchi
di frasi
dette
da
altri –
in conversazioni
di
cibo
mangiato
di
indumenti
indossati
Scrivo quello che hai detto – dunque lo hai detto.
Scrivo la memoria – come una memoria esterna.
La memoria interna – non funziona.
Scrivo dove sono – allora sono.
Dovresti farti curare.
Sì, vado avanti.
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