martedì 22 dicembre 2020

Ex files (una memoria tira l'altra e tutte lavano il viso) parte 13

 


Andiamo avanti.

Anno imprecisato:

corridoio d’ingresso.

Mi presti le tue mutandinemamma non vuole.

Risveglio al quarto piano – come ci sono arrivata.

2002:

umiliami – ti obbedisco.

Con il collare – cinghia lucida.

Da gattino.

Al guinzaglio.

Sei fatta di tanti piccoli pezzi affascinanti.

Non devi temere nulla.

Cosa c’è da dire.

Sì, vado avanti.


Andiamo avanti.

Non puoi continuare a nasconderti

1985 – 1986:

con regali finti l’amore si avvera.

Bisogna essere normali – comportarsi come gli altri.

Se sono sola posso solo inventare.

È uno scioglilingua, non sempre funziona,

Vita che non ho, pelle che non posso toccare.

2001:

È un piacere starti accanto.

Lo vedi come sono: sono una

lumaca.

Decidi tu per me.

Ma io non so decidere.

Non posso decidere – mi oppongo.

Sì, vado avanti.


Andiamo avanti.

2005:

porto fuori pezzi di me.

Li regalo – li metto fuori da me.

Quello che rimane – sanguina.

Dobbiamo fare delle scelte.

Dobbiamo fare delle scelte.

Sì, vado avanti.


Andiamo avanti.

2006:

pavimento, polvere oleosa e sacchi di detriti.

Ricomporre e seppellire con cura

quello a cui non si tiene, quello che si trattiene con sé, nel sé,

testimone con niente da dire.

La minaccia sta nell’aria e non in terra.

Frammenti persi, ma non per sempre.

Magazzino di speranze,

involucro di una torta divorata,

bicchieri puzzolenti di medicina

e sangue mestruale.

Tornare a essere materia:

pietra, sale, sabbia, fango, legno.

Non indagherò, lo prometto.

Sì, vado avanti.


martedì 15 dicembre 2020

Ex files (una memoria tira l'altra e tutte lavano il viso) parte 12

 



Andiamo avanti.

Io so mentire – non ti fidare.

2006:

non mi fido dei ricordi.

Non mi fido della nausea.

Non mi toccare – non ti avvicinare.

Disgusto del pensare - quello senza nome – senza pronome - fa tacere la pancia.

Cosa c’è da dire.

2006:

niente è vero.

Niente cambia.

È solo una notte – lo devo fare.

Scopare può servire.

Tutti gli uomini sono uguali.

Mi devo sforzare - quello che c’è, c’è.

Ho bisogno di te.

Le fantasie sono idiozie, ma in attesa.

Guarda sempre chi sta peggio di te e non chi sta meglio.

I sentimenti sono del tutto immaginari, sempre.

Cosa c’è da dire.

2006:

ironia.

Mi dispiace che tu sia venuta in questa circostanza e non prima.

Preghiera commovente – stai ferma.

Un altro morto – faccia gialla.

Morto pregando – morto cantando.

Voglio vederti ancora.

Cadavere cremato.

Le ceneri verranno portate nella casa in cui è vissuto.

Custodite sull’altare.

Sì, vado avanti.


Andiamo avanti.

Crema rinfrescante per i piedi.

Crema rassodante per il corpo.

Crema idratante per il viso.

Crema antirughe per gli occhi.

Capelli grassi – pelle grassa.

Maschera per il viso.

Maschera per i capelli.

Maschera per il corpo.

Pelle morta – pulizia del viso.

Io - sono importante.
Io - sono indecente.

Io - soffro.
Io - provo dolore.

Io - non sento niente.

Non mi succede niente – non mi è successo mai niente.

Sono uguale agli altri.

Sono diversa dagli altri.

Voglio stare lontana – non tenetemi qui.

Come se fossi cieca.

Come ci sei riuscita?

Ho fatto tre passi e sono morta.

Morso del serpente – ferita inguaribile.

Sì, vado avanti.

venerdì 11 dicembre 2020

Ex files (una memoria tira l'altra e tutte lavano il viso) parte 11

 



Andiamo avanti.

1982:

lingua in bocca - mi fai schifo.

Ti evito.

Ti sto lontano.

Ti respingo quando vuoi abbracciarmi.

Neanche un abbraccio?

Nessuno si stupisce.

Nessuno chiede perché non lo saluti?

Nessuna domanda.

Tutti hanno paura di fare domande.

1984:

invento un gioco – lavami e fatti lavare.

Tolgo la mano – sono io che lo sto facendo?

Mamma e bambina.

Sì, vado avanti.



Andiamo avanti.

Evasione totale.

Io non mi fermo ad aspettarti.

Automobile scende dalle scale.

Sei stata fortunata – non è niente.

1993:

Forse è stato investito.

Sono solo le gambe – bevi.

Ti ricordi – non mi ricordo già più.

È per giocare – è per provare.

Vedi di stare bene.

C’è bisogno di te.

Non ho bisogno di te.

Cosa c’è da dire.

È più importante la famiglia o il successo?

È più importante il lavoro o l’amore?

È più importante l’amore o il sesso?

Quanto tempo passi in palestra?

Cosa fai nel week-end?

Fai una promessa.

Sì, vado avanti.


lunedì 7 dicembre 2020

Ex files (una memoria tira l'altra e tutte lavano il viso) parte 10

 


Andiamo avanti.

1943 – Mia madre, nove anni.

Famiglia sfollata – notti all’aperto.

Per cibo - fichi d’india.

Povertà attaccata alla pelle – per sempre.

Metti la sottoveste sotto i pantaloni.

Abiti cuciti – abiti riciclati.

Non sta bene andare ai giardini.

Non sta bene andare in bicicletta.

Non stai bene così.

Non stai bene.

Non sei mai stata bene.

Non starai mai bene.

Sei come lei.

Ti ammalerai.

Sì, vado avanti.


Andiamo avanti.

Bagagli controllati – voli bloccati.

Attacco di panico scambiato per attacco terroristico.

Non voglio andare – non voglio vedere.

Non mi muovo.

Non ci vado – me ne vado.

Sto da sola.

Non voglio stare con altri.

Non so stare con altri.

Non posso stare con gli altri.

Guardano mangiare.

Non guardarmi parlare.

Non guardarmi scrivere.

Cosa c’è da dire.

Howard Hughes morì pazzo
dopo venti anni di volontaria reclusione,

ma Emily Dickinson scrisse 1775 poesie.

Bisogna credere nei miracoli.

Cosa c’è da dire.

L’eroe e la mente – simbiosi quasi perfetta.

Succede nelle migliori famiglie.

Sì, vado avanti.

venerdì 4 dicembre 2020

Ex files (una memoria tira l'altra e tutte lavano il viso) parte 9

 


Andiamo avanti.

Raccontami tutto – non raccontarmi nulla.

Se stai male nessuno sta con te.

Non mangio coniglio.

Non mangio cibi in umido.

Non mangio frittura.

Non mangio pesce.

Non mangio cervello.

Non mangio interiora.

Non mangio uova.

Non mangio sedano.

Non mangio manzo.

Non mangio vitello.

Non mangio gelatina.

Di cosa hai paura – non devi avere paura.

Cosa c’è da dire.

24 ore su 24 – collezionismo.

Cosa mi compri.

Cosa mi porti.

Cosa mi regali.

Cos’hai per me.

Sì, vado avanti.


Andiamo avanti.

1978 – Non so nuotare.

Sabbia mobile – scivolamento.

Acqua in gola – acqua nei polmoni.

Crescono le polemiche.

Approvazione della finanziaria.

Approvazione.

L’alcolista del piano di sopra suona il campanello di notte.

Ho dimenticato le chiavi.

Urla per le scale.

Bussa alle porte.

Pozze di vomito nell'ingresso – puzza di vino rancido.

Muco misto a sangue nell’ascensore.

Cosa c’è da dire.

Sì, vado avanti.

mercoledì 2 dicembre 2020

Ex files (una memoria tira l'altra e tutte lavano il viso) parte 8

 

Andiamo avanti.

1989 – Elettroencefalogramma nei limiti della norma.

TAC cranica – un giorno senza bere.

Pavimenti lucidi – cameriera in divisa.

Domande – un quarto d’ora.

Tegretol 400 mg – una la mattina una la sera.

C'è di peggio e c'è di più.

Non smetta di studiare.

Era meglio se veniva anche sua madre.

1989 – 1990 – 1991 – 1992 - Non starà mai abbastanza male da voler cambiare.

Sì, vado avanti.


Andiamo avanti.

1976 – 1977 – I dolori della crescita mi tenevano sveglia la notte.

Di colpo si è spezzata – hanno detto.

Sì, vado avanti.


Andiamo avanti.

2000 – Mi vendico di te.

Ti faccio soffrire – ti faccio godere.

Voglio avere una buona notizia.

Mentire – non raccontare.

Tutti lo sanno ma non si può dire.

Sì, vado avanti.



Andiamo avanti.

Anno imprecisato.

Occhi sbarrati – faccia rossa.

Ti sbatto per terra e ti ballo sopra.

Anno imprecisato.

Vai a chiederle perdono.

Vai a chiedere perdono.

Vai a chiedere perdono.

Anno imprecisato – non prima del 1976.

Liquori nello scarico del lavandino.

Dorme in garage.

Due tentativi di suicidio.

Lei ci rovina – tu sei come lei.

Lei è morta e io non l’ho vista.

Diventerai come lei.

Sei già come lei.

Sì, vado avanti.