domenica 22 novembre 2020

Ex files (una memoria tira l'altra e tutte lavano il viso) parte 3

 


Andiamo avanti.

Le parole urtano – contro i confini delle cose.

Le parole – disegnano i propri oggetti.

Le parole non incidono.

Assegnano.

Agisco – qui ora – senza definizioni, con il corpo sfatto.

Mi fai schifo.

Con le donne grasse – io mai.

Perché non dimagrisci – mi fai schifo.

Il trucco su di te è come una cravatta su un maiale.

Niente da dire.

Sì, vado avanti.


Andiamo avanti.

1976 – a otto anni mi toccavo.

Vangelo e Odissea sul comodino.

Non ero mai sola.

Ero una dea – intelligente.

Dea del cervello.

È una notte magnifica.

Stelle cadenti – andiamo a ballare.

Andiamo al mare – andiamo in vacanza.

Sì, vado avanti.


Andiamo avanti.

28 febbraio 2004.

Ho scritto una lettera – diceva come saresti morta.

Il giorno dopo ogni parola si era realizzata.

Sì, vado avanti.


Andiamo avanti.

Nel 1999 ho aspettato un uomo davanti alla porta tutta la notte.

Nel cortile - i suoi vicini mi guardavano.

Sì, vado avanti.


Andiamo avanti.

Nel 1986 sentivo i suoi lamenti nel sonno.

Stanotte mi hai sentito e non hai fatto niente.

Non ho sentito niente – non è vero.

Sì, vado avanti.


(continua)


Nessun commento:

Posta un commento