sabato 6 marzo 2021

Ex files (una memoria tira l'altra e tutte lavano il viso) parte 18

 




Andiamo avanti.

2000.

Osservazione sotto il cappotto.

Sì, esame concesso.

Cos’hai in valigia - un vestito da tigre.

Solo un cambio – un vestito da suora.

Strana stoffa i tuoi pantaloni, anche i collant.

La collana non mi da fastidio.

Ti regalo il vibratore, tanto lo butto via.

No grazie non lo uso – peccato.

Cosa c’è da dire.

Sì, vado avanti.


Andiamo avanti.

2000 – 2001.

Visto che c’ero sono andato a puttane con la tua auto.

Solo un pompino come con te del resto.

Mi ricordo il manicomio della mia città.

Mi ci ha portato mia madre a fare un elettroencefalogramma.

Avevo il triciclo, correvo nei giardini dell’ospedale.

Ma tu che vuoi da me?

Passare del tempo, fare un viaggio, passare del tempo.

Quello che pensi non è reale.

Non ti credo – ti amo – non ti credo.

Apro le tue tasche.

Apro la tua posta.

Apro il tuo telefono.

Apro il tuo computer.

Quello ha ammazzato il padre e la madre.

Quello si droga quello ha ammazzato la moglie.

Quando fanno quelle cose lì, vuol dire che il cervello non funziona.

Sono brava.

Ti inganno.

Ti faccio credere – quello che voglio.

Ti faccio volere – quello che non vuoi.

Mi credi.

Donna sbagliata – nome sbagliato.

Indirizzo – falso.

Sei lì che la aspetti.

Sono con te – voglio distruggerti.

Bisogna smettere.

Bisogna farla finita.

Bisogna cadere.

Scoprimi - Picchiami – sputami.

Adesso.

Tra un mese due mesi o mai.

Cosa c’è da dire.

Sì, vado avanti.

venerdì 19 febbraio 2021

Ex files (una memoria tira l'altra e tutte lavano il viso) parte 17

 


Andiamo avanti.

1986.

Posate in mano – tavola apparecchiata.

Dove sei.

2004.

Ancora penso di trovarti a casa.

Ti porto un regalo – come a una bambina.

Ti porto un fiore – primule a gennaio.

Il tappeto è macchiato di bile.

2004, gennaio.

Appuntamento con infermiera – interrogazione.

Mi ripeta cosa ha imparato.

Ho imparato.

Siringa insulina – flacone in frigorifero.

Dosare le unità secondo le oscillazioni della glicemia.

Iniezione – addome fasce laterali a destra e a sinistra dell’ombelico.

Pizzicotto – ago perpendicolare alla pelle.

2004, marzo.

Apro la porta – di taglio.

Si intravede il terrazzo.

Al sole luccicano i capelli tenuti con due mollette.

Sorridi con un vestito metà verde e metà azzurro.

Per pochi secondi.

Cosa c'è da dire.

Sì, vado avanti.


Andiamo avanti.

Luci spente – controllo: non c’è nessuno.

Non ho guardato tutto.

Non si guarda mai tutto.

Non si guarda mai abbastanza.

Non si finisce mai di pulire.

Bisogna alzarsi – luci accese.

Controllare stanza per stanza.

Non si sa mai dove si annidano gli assassini.

Sedia elettrica per le zanzare.

Almeno otto morti e trenta feriti.

Ipotesi di attentato.

L’estate è finita – è cominciata l’estate.

Bisogna essere pronti per il costume da bagno.

Ancora maltempo nelle località turistiche.

Ti ho visto.

Ti prendo.

Cosa c’è da dire.

Sì, vado avanti.


venerdì 29 gennaio 2021

Ex files (una memoria tira l'altra e tutte lavano il viso) parte 16

 


Andiamo avanti.

1999

Masturbati – fatti vedere – non lo devi fare per forza.

Sul divano – nel mio letto tu non entri.

Vattene – lasciami le sigarette.

Bisogna rispettare i diritti dei lavoratori.

1989 – 1990

Porta di casa: rumore e controllo.

Lo zelo del boy scout.

Lo zelo della parrocchia.

Cosa c’è da dire.

Corridoio – luce accesa: controllo.

Non c’è nessuno.

Maneggiare con cura.

Cucina – luce accesa: controllo.

Sotto il tavolo: nessuno.

Dietro la porta, fuori dalla finestra chiusa.

Non dare le spalle al nemico.

Sala – luce accesa: controllo.

Dietro la tenda – sotto il tavolo – dietro il divano: non c’è nessuno.

Luce accesa, finestra chiusa.

Proteggimi – lungo il muro.

Prima camera – controllo: nessuno.

Seconda camera – controllo: nessuno.

Dietro la porta, sotto il letto, dentro l’armadio – controllo: non c’è nessuno.

Armadio, cassetti, terrazzo: non c’è nessuno.

Fuori è buio – attenta alle spalle.

Chiudere prima di voltare le spalle.

Ombrello a posto – togli il cappotto.

Gli assassini cambiano nascondiglio.

Corridoio, angolo, cucina, tavolo, sala, bagno.

Camera, ripostiglio, camera, terrazzo.

Luci – tutte accese.

Come placare la sete.

Cosa c’è da dire.

Sì, vado avanti.


venerdì 15 gennaio 2021

Ex files (una memoria tira l'altra e tutte lavano il viso) parte 15

 


Andiamo avanti.

1992:

piazza, sole,

non ce la faccio,

la gente mi guarda,

io non ci passo.

Cammina o ti spacco la faccia.

Non ce la faccio, mi guardano male.

Cammina - ti spacco la faccia.

Smetti di piangere - ti spacco la faccia

Smetti di piangere prima che arrivi.

Gli rovini le vacanze.

Tramonto sul mare.

Fai finta di niente.

Davanti alla porta.

Fai finta di niente.

Occhi rossi.

Acqua fredda.

Sì, vado avanti.


Andiamo avanti.

A tavola bisogna sorridere.

A tavola non si muore mai.

Non ti va bene niente.

Cosa vuoi mangiare – non lo so.

Non ti piace,

niente.

Cosa vuoi mangiare?

Non ti va bene niente.

Ti ho comprato una bistecca.

Ti ho comprato.

Sì, vado avanti.


Andiamo avanti.

Vado fuori.

Vado al cinema.

Vado a cena.

Vado a fare una passeggiata.

Bisogna tornare

per non farsi cercare.

Davanti alla luce

grattare la pelle.

Per il sangue,

tamponare.

Strappare.

Mi faccio godere.

Ferite nascoste.

Guarda

come

si

riduce

le

gambe.

Spingimi la testa

fra le gambe.

Pelle morta – tutte le sere.

Cos’hai da dire.

Sì, vado avanti.


Andiamo avanti.

Facciamo il pieno – la benzina aumenta.

L’acqua costa – il gas costa.

L’elettricità costa.

Metti in moto.

1987

Pomeriggi – macchina.

Musica alto volume.

Per le colline tutti i giorni.

Sorpassi

per le colline.

E la sera.

Come sei fatta?

Occhi capelli peso altezza.

Ti stai toccando?

Come sei vestita?

Dammi il tuo numero di telefono.

Sì, vado avanti.


Andiamo avanti.

Funerale.

Fiamma ossidrica stagno viti ruote.

Benedizione carriola cemento mattoni.

Cemento fresco nome cognome nascita morte.

Fiori appassiti – torna da me.

Ora basta - torna da me.

Cosa c’è da dire.

Chiedi aiuto.

Non sai chiedere aiuto.

Parla di più – non ti capisco.

Non capisco niente.

Non ti fai capire.

Cosa c’è da dire.

Sì, vado avanti.


Andiamo avanti.

La dichiarazione di guerra è stata consegnata.

Lo prevedevo – voleva fare l’eroe.

In piedi - divano rosso.

Alla finestra - domenica mattina non si dorme mai.

Tenda rossa – camera nascosta.

Devi stare zitta – sta dormendo.

Ti vesto da regina.

Ti vesto da fata.

Mi vergogno.

Cos’hai da dire.

Sì, vado avanti.


lunedì 4 gennaio 2021

Ex files (una memoria tira l'altra e tutte lavano il viso) parte 14

 


Andiamo avanti.

Voltastomaco nel frigorifero sotto i coperchi.

Verdura fritta, spaghetti al ragù, coniglio lesso, pelle di coniglio.

Sintomi:

vertigini soggettive, nausea,

mal di testa, mal di denti, collo rigido.

Solo cibi disinfettati in acqua bollente salata per me.

Inventario:

sotto lo specchio, flaconi costosi,
polvere, olio profumato.

Cosa c’è da dire.

Sì, vado avanti.


Andiamo avanti.

È una giornata meravigliosa.

Da domani tutti i giorni lo saranno.

Cosa c’è da dire.

Vuota muta – no vuota sorda.

Bisogna fare la raccolta differenziata:

scatola di cartone piena di carta,

busta di plastica piena di bottiglie di plastica,

alluminio che contiene alluminio,

cellulosa avvolta dentro cellulosa.

Bisogna aspettare il momento giusto.

Bisogna pulire, fare posto, dare aria,

spazio per merda nuova.

Ascolta il tuo corpo cos’ha da dire.

Sì, vado avanti.


Andiamo avanti.

Tutti gli anni fino al 1993:

padre buio – porta chiusa;

assenza – presenza assente;

emicrania – deviazione del setto nasale;

fascia in testa – testa sotto il cuscino;

serrande abbassate – porta chiusa;

due giorni una settimana due settimane;

negazione – imbarazzo;

vuoi tè – camomilla – brodo – acqua – analgesico;

nessuna risposta.

Non ha voglia di lavorare.

Sì, vado avanti.


Andiamo avanti.

Dietro l’angolo,

dietro il muro,

dietro la porta,

contro la parete,

nel corridoio

aspettare e ascoltare

di nascosto.

Loro parlano,

loro sanno immaginare per tutti,

loro prendono decisioni per tutti.

Aspettiamo ancora bisogna avere pazienza – no io glielo dico.

Anche suo padre sarà dispiaciuto se lei non ha un uomo.

Dispiaciuto.

Divertente – vi spacco la faccia.

Divertente – ti spacco la faccia.

Cosa c’è da dire.

Sì, vado avanti.


Andiamo avanti.

Televisore sempre acceso.

Voci false sempre attive.

Qui è silenzio o urla.

Qui è assenza o controllo.

Cosa c’è da dire.

Elezioni referendum tribuna politica.

Non
fare
nessun
nome.

Omertà.

Ti faccio un regalo.

Ti faccio le lasagne.

Ti porto in vacanza.

Quanto vuoi?

Sì, vado avanti.

martedì 22 dicembre 2020

Ex files (una memoria tira l'altra e tutte lavano il viso) parte 13

 


Andiamo avanti.

Anno imprecisato:

corridoio d’ingresso.

Mi presti le tue mutandinemamma non vuole.

Risveglio al quarto piano – come ci sono arrivata.

2002:

umiliami – ti obbedisco.

Con il collare – cinghia lucida.

Da gattino.

Al guinzaglio.

Sei fatta di tanti piccoli pezzi affascinanti.

Non devi temere nulla.

Cosa c’è da dire.

Sì, vado avanti.


Andiamo avanti.

Non puoi continuare a nasconderti

1985 – 1986:

con regali finti l’amore si avvera.

Bisogna essere normali – comportarsi come gli altri.

Se sono sola posso solo inventare.

È uno scioglilingua, non sempre funziona,

Vita che non ho, pelle che non posso toccare.

2001:

È un piacere starti accanto.

Lo vedi come sono: sono una

lumaca.

Decidi tu per me.

Ma io non so decidere.

Non posso decidere – mi oppongo.

Sì, vado avanti.


Andiamo avanti.

2005:

porto fuori pezzi di me.

Li regalo – li metto fuori da me.

Quello che rimane – sanguina.

Dobbiamo fare delle scelte.

Dobbiamo fare delle scelte.

Sì, vado avanti.


Andiamo avanti.

2006:

pavimento, polvere oleosa e sacchi di detriti.

Ricomporre e seppellire con cura

quello a cui non si tiene, quello che si trattiene con sé, nel sé,

testimone con niente da dire.

La minaccia sta nell’aria e non in terra.

Frammenti persi, ma non per sempre.

Magazzino di speranze,

involucro di una torta divorata,

bicchieri puzzolenti di medicina

e sangue mestruale.

Tornare a essere materia:

pietra, sale, sabbia, fango, legno.

Non indagherò, lo prometto.

Sì, vado avanti.


martedì 15 dicembre 2020

Ex files (una memoria tira l'altra e tutte lavano il viso) parte 12

 



Andiamo avanti.

Io so mentire – non ti fidare.

2006:

non mi fido dei ricordi.

Non mi fido della nausea.

Non mi toccare – non ti avvicinare.

Disgusto del pensare - quello senza nome – senza pronome - fa tacere la pancia.

Cosa c’è da dire.

2006:

niente è vero.

Niente cambia.

È solo una notte – lo devo fare.

Scopare può servire.

Tutti gli uomini sono uguali.

Mi devo sforzare - quello che c’è, c’è.

Ho bisogno di te.

Le fantasie sono idiozie, ma in attesa.

Guarda sempre chi sta peggio di te e non chi sta meglio.

I sentimenti sono del tutto immaginari, sempre.

Cosa c’è da dire.

2006:

ironia.

Mi dispiace che tu sia venuta in questa circostanza e non prima.

Preghiera commovente – stai ferma.

Un altro morto – faccia gialla.

Morto pregando – morto cantando.

Voglio vederti ancora.

Cadavere cremato.

Le ceneri verranno portate nella casa in cui è vissuto.

Custodite sull’altare.

Sì, vado avanti.


Andiamo avanti.

Crema rinfrescante per i piedi.

Crema rassodante per il corpo.

Crema idratante per il viso.

Crema antirughe per gli occhi.

Capelli grassi – pelle grassa.

Maschera per il viso.

Maschera per i capelli.

Maschera per il corpo.

Pelle morta – pulizia del viso.

Io - sono importante.
Io - sono indecente.

Io - soffro.
Io - provo dolore.

Io - non sento niente.

Non mi succede niente – non mi è successo mai niente.

Sono uguale agli altri.

Sono diversa dagli altri.

Voglio stare lontana – non tenetemi qui.

Come se fossi cieca.

Come ci sei riuscita?

Ho fatto tre passi e sono morta.

Morso del serpente – ferita inguaribile.

Sì, vado avanti.