venerdì 19 febbraio 2021

Ex files (una memoria tira l'altra e tutte lavano il viso) parte 17

 


Andiamo avanti.

1986.

Posate in mano – tavola apparecchiata.

Dove sei.

2004.

Ancora penso di trovarti a casa.

Ti porto un regalo – come a una bambina.

Ti porto un fiore – primule a gennaio.

Il tappeto è macchiato di bile.

2004, gennaio.

Appuntamento con infermiera – interrogazione.

Mi ripeta cosa ha imparato.

Ho imparato.

Siringa insulina – flacone in frigorifero.

Dosare le unità secondo le oscillazioni della glicemia.

Iniezione – addome fasce laterali a destra e a sinistra dell’ombelico.

Pizzicotto – ago perpendicolare alla pelle.

2004, marzo.

Apro la porta – di taglio.

Si intravede il terrazzo.

Al sole luccicano i capelli tenuti con due mollette.

Sorridi con un vestito metà verde e metà azzurro.

Per pochi secondi.

Cosa c'è da dire.

Sì, vado avanti.


Andiamo avanti.

Luci spente – controllo: non c’è nessuno.

Non ho guardato tutto.

Non si guarda mai tutto.

Non si guarda mai abbastanza.

Non si finisce mai di pulire.

Bisogna alzarsi – luci accese.

Controllare stanza per stanza.

Non si sa mai dove si annidano gli assassini.

Sedia elettrica per le zanzare.

Almeno otto morti e trenta feriti.

Ipotesi di attentato.

L’estate è finita – è cominciata l’estate.

Bisogna essere pronti per il costume da bagno.

Ancora maltempo nelle località turistiche.

Ti ho visto.

Ti prendo.

Cosa c’è da dire.

Sì, vado avanti.


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