Andiamo avanti.
Voltastomaco nel frigorifero sotto i coperchi.
Verdura fritta, spaghetti al ragù, coniglio lesso, pelle di coniglio.
Sintomi:
vertigini soggettive, nausea,
mal di testa, mal di denti, collo rigido.
Solo cibi disinfettati in acqua bollente salata per me.
Inventario:
sotto
lo specchio, flaconi costosi,
polvere, olio profumato.
Cosa c’è da dire.
Sì, vado avanti.
Andiamo avanti.
È una giornata meravigliosa.
Da domani tutti i giorni lo saranno.
Cosa c’è da dire.
Vuota muta – no vuota sorda.
Bisogna fare la raccolta differenziata:
scatola di cartone piena di carta,
busta di plastica piena di bottiglie di plastica,
alluminio che contiene alluminio,
cellulosa avvolta dentro cellulosa.
Bisogna aspettare il momento giusto.
Bisogna pulire, fare posto, dare aria,
spazio per merda nuova.
Ascolta il tuo corpo cos’ha da dire.
Sì, vado avanti.
Andiamo avanti.
Tutti gli anni fino al 1993:
padre buio – porta chiusa;
assenza – presenza assente;
emicrania – deviazione del setto nasale;
fascia in testa – testa sotto il cuscino;
serrande abbassate – porta chiusa;
due giorni una settimana due settimane;
negazione – imbarazzo;
vuoi tè – camomilla – brodo – acqua – analgesico;
nessuna risposta.
Non ha voglia di lavorare.
Sì, vado avanti.
Andiamo avanti.
Dietro l’angolo,
dietro il muro,
dietro la porta,
contro la parete,
nel corridoio
aspettare e ascoltare
di nascosto.
Loro parlano,
loro sanno immaginare per tutti,
loro prendono decisioni per tutti.
Aspettiamo ancora bisogna avere pazienza – no io glielo dico.
Anche suo padre sarà dispiaciuto se lei non ha un uomo.
Dispiaciuto.
Divertente – vi spacco la faccia.
Divertente – ti spacco la faccia.
Cosa c’è da dire.
Sì, vado avanti.
Andiamo avanti.
Televisore sempre acceso.
Voci false sempre attive.
Qui è silenzio o urla.
Qui è assenza o controllo.
Cosa c’è da dire.
Elezioni referendum tribuna politica.
Non
fare
nessun
nome.
Omertà.
Ti faccio un regalo.
Ti faccio le lasagne.
Ti porto in vacanza.
Quanto vuoi?
Sì, vado avanti.
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